Ciao!
sono
vittoria
noci

Sono un’imprenditrice e project manager piena di idee. 

Sono esperta di gestione di budget, pianificazione e organizzazione e ho il pallino dell’efficienza sostenibile:

mi piace migliorare la produttività e l’efficienza per godersi il piacere della vita.

per tutta la vita

ho cercato l’amore, quello con cui fare progetti e quando è arrivato io ero finalmente felice.

Sognavo una famiglia con due bambini nati vicini, una bella casa e un lavoro che mi desse la possibilità di realizzarmi e di viaggiare. 

Quando ascoltavo i racconti delle altre madri, pensavo di essere l’eccezione mentre accarezzavo il mio pancione. Sono tornata in ufficio con la carrozzina la settimana dopo il parto e ho preso uno schiaffone in faccia che ricorderò per sempre: niente era come credevo

All’inizio mi piaceva gongolarmi in questo nuovo ruolo di madre, costruire il nido per la mia nuova famiglia. Poi ho iniziato a sentire di non far parte di niente nel ruolo materno: non ero la mamma pancina che vuole parlare solo di quanti giorni abbia il proprio figlio – anche se il figlio a 2 anni e mezzo, né una che odia la maternità e che cerca ambienti “only adults” (no comment). 

il sogno si era realizzato

avevo l’amore della mia vita, due bambini, un progetto per la casa dei nostri sogni. Ma il lavoro no, non era più compatibile alle esigenze familiari: corse, sensi di colpa, imprevisti, turni da coprire, notti insonni e i soldi che guadagnavo erano troppo pochi per lo sforzo che facevo.

In questo tran tran continuo non se ne andava via mai una domanda: riuscirò a ritrovare il mio posto in me stessa?

E’ da lì che da essere sempre disponibile senza limiti e senza “no” ho cominciato ad avere impegni non negoziabili, a prendermi le mie libertà, a chiedere aiuto anche solo per esistere come persona, a viaggiare… 

ma tutto questo non sarebbe mai stato possibile e avrebbe messo a repentaglio la il mio sogno di  famiglia se non avessi gestito le mie risorse esattamente come sapevo gestirle a lavoro.

E dopo averlo fatto su di me, e averlo testato sulle mie amiche, ho capito che avevo creato un metodo.

ho creato un metodo per gestire le risorse.
le mie e le tue.

non sono solo una mamma
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